venerdì 17 gennaio 2014
I roccocò
Quando ero piccola il Natale lo festeggiavamo sempre a casa dei nonni materni, oltre a noi c'erano le mie zie con i mariti e i figli, ricordo ancora quella grande tavola che ci raccoglieva tutti.
Le portate erano sempre le stesse di anno in anno, quelle della nostra tradizione, alla fine della cena del 24 e del pranzo del 25 si sparecchiava il tavolo e si servivano i dolci anche essi sempre gli stessi quelli tipici della tradizione e il panettone che non era della nostra tradizione ma era presente comunque anche nelle case napoletane, oltre agli struffoli, che si, si vendevano anche nelle pasticcerie ma nella maggior parte venivano fatti in casa non mancava mai il "cartoccio" un vassoio di dolci tipici natalizi comprati in pasticceria e che comprendeva pasta reale, una sorta di marzapane glassato molto molto dolce che a noi bambini non piaceva, raffioli, mustaccioli, cassatine e roccocò, alla mia nonna piacevano molto i dolci ma a quello che non rinunciava mai era proprio il roccocò anche se a volte per non dire molto spesso era durissimo e lei non riuscendo a mangiarlo lo bagnava o nel vermuth o nel rosolio
I roccocò
1 Kg. di farina 800 gr. di zucchero 700 gr. di mandorle 5 gr. di ammoniaca 150 gr. di canditi misti (io ho messo solo scorzetta d'arancia e poco poco cedro) 25 gr. di pisto 1 bustina di cannella 300 gr. di acqua 2 bustine di vanillina 2 cucchiai di pasta d'arancio 1 uovo per spennellare Mescolare tutto aggiungendo le mandorle metà intere e metà tritate preferibilmente mel mortaio, formare i roccocò e poggiarli su una teglia da forno rivestita di carta da forno. Infornare a 180° per circa 20 -25'
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